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Il Mudra del Loto Simbolo di purezza ed energia

Se la scorsa settimana vi siete appassionati ai mudra e al loro significato e se siete ancora incerti se praticarli o meno, questo articolo fa al caso vostro. Dovete sapere che ai mudra sono collegati i cinque elementi naturali, che si riflettono sul corpo sul piano fisico e spirituale scorrendo attraverso i nadi, canali energetici che terminano nelle nostre dita.

Nadi: è un termine diffuso nelle tradizioni indiane dello yoga, deriva dal sanscrito e significa canale o vena. Sono le vie attraverso cui scorre il prana, l’energia vitale o il soffio che alimenta ogni parte del nostro corpo.

Ecco perché ogni dito rappresenta un punto di connessione con un elemento e l’energia a questo collegato e, posizionando le dita in un certo modo, possiamo controllare l’energia che scorre dentro di noi. Al pollice, ad esempio, sono associate le energie del sole e del fuoco, all’indice l’aria e l’energia in movimento, al medio lo spazio, l’espansione e l’apertura, all’anulare la terra, la solidità e il radicamento, al mignolo l’acqua, i liquidi e la mobilità.

Come vi accennavo, un mudra importante e anche facile da praticare è quello del fiore di loto, anche chiamato Padma Mudra. E’ una pianta che rappresenta la purezza e questo gesto ci aiuta ad aprire il nostro cuore verso gli altri e il mondo. In questo mudra i palmi della mano si avvicinano, in modo da ricreare simbolicamente il bocciolo del fiore di loto. Le punta dei pollici e dei mignoli entrano in contatto, mentre le altre dita restano aperte e distese il più possibile, in modo da formare uno spazio fra la mano sinistra e la mano destra. Il Padma Mudra allevia la nostra stanchezza, le incomprensioni e la solitudine e ci apre alla via della spiritualità. Riequilibra il nostro sistema nervoso, immunitario e respiratorio.

Il fiore del loto, dal nome botanico Nelumbo Adans, appartiene alla famiglia delle Nelumbonaceae, originarie dell’America, dell’Asia e dell’Australia ed è il fiore nazionale di India e Vietnam. Conosciute per i magnifici fiori, queste piante sono totalmente commestibili, ricche di fascino e di mistero e apprezzate per le molteplici proprietà benefiche. I petali, sia essiccati che acquistati sotto forma di olio essenziale, sono un ottimo rimedio naturale per limitare le conseguenze dell’invecchiamento cellulare, dovuto allo stress o all’avanzamento dell’età. I semi hanno un effetto distensivo e calmante, grazie ad un particolare enzima. La radice del fiore di loto, invece, è particolarmente utile in caso di raffreddore, tosse o bronchite.

Il fiore del loto può avere diversi significati in base al suo colore. Il loto azzurro significa saggezza e conoscenza, il loto bianco si riferisce alla perfezione dello spirito, uno stato di purezza incontaminato, il loto rosso rappresenta le qualità del cuore come l’amore e la passione ed è noto come il fiore del Buddha della Compassione (Avalokiteshvara), il loto rosa è il più importante di tutti ed è legato a personaggi divini come il Grande Buddha.

Inoltre, ricordatevi che il fiore del loto rappresenta i centri energetici del nostro corpo, i cosiddetti i chakra, sette in totale che aiutano ad assorbire l’energia universale e a mantenere il nostro equilibrio psicofisico. Ne parleremo in modo più approfondito il prossimo lunedì… per ora provate il padma mudra e fatemi sapere come è andata la vostra pratica.

Buono yoga a tutti!!!

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