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I Chakra, sette segreti di felicità

Come promesso, oggi parliamo dei Chakra. Una parola che viene dal sanscrito e significa ruota, vortice, circolo o disco solare ed è un attributo del Dio indù, Vishnu. Secondo l’antica filosofia indiana, i chakra sono i sette centri dell’energia e da loro dipende la nostra salute mentale e fisica. Se un chakra non funziona come dovrebbe il flusso dell’energia vitale diventa discontinuo e a risentirne può essere tutto il nostro corpo.

Secondo lo yoga, nell’essere umano esistono settantaquattro punti vitali, i chakra, situati tra il corpo etereo e l’involucro carnale ma i principali sono sette che si distribuiscono dalla parte più bassa della colonna, dove si trova il kundalini, l’energia aggrovigliata a forma di serpente che si deve risvegliare, fino alla parte più alta della testa.  Averli sempre tutti in equilibrio è impossibile, anche perché ogni evento della vita può determinare un aumento o una diminuzione della nostra energia.

E quindi, quali sono i sette chakra?

  1. Il chakra della radice o Muladhara
  2. Il chakra splenico o Svadhisthana
  3. Il chakra del plesso solare o Manipura
  4. Il chakra del cuore o Anahata
  5. Il chakra della gola o Vishuddha
  6. Il chakra del terzo occhio o Ajna
  7. Il chakra della corona o Sahasrara

Oggi vi parlerò dei primi due chakra, mentre degli altri scriverò successivamente.

Il chakra della radice o Muladhara (dal sanscrito, radice)

E’ il chakra che ci aiuta a restare con i piedi per terra. Si trova alla base della colonna vertebrale, tra l’ano e la vagina, e corrisponde alla ghiandola surrenale, per cui influenza le funzioni genitali, scheletriche e dell’intestino crasso. Se questo chakra funziona male rischiamo di provare senso del disagio, paura ad affrontare la vita, distrazione o ci sentiamo spesso egocentrici o in collera. Per svilupparlo possiamo praticare la meditazione camminata o lo yoga, danzare, ballare o eseguire una serie di esercizi aerobici. Muladhara è abbinato all’elemento della terra, rappresenta il colore rosso, come pietre il diaspro rosso, il rubino o il granato, come profumi ci ricorda il garofano, il cedro o il mandarino, il senso a cui si riferisce è l’olfatto.

Il chakra splenico o Svadhisthana (dal sanscrito, dolcezza)

Questo chakra ci aiuta a scoprire l’eros più profondo, si trova tre dita sotto l’ombelico e corrisponde alle ovaie. Ha la funzione di regolare il piacere per ciò che facciamo tutto il giorno, dal lavoro agli hobby, e in particolare le funzioni e il piacere legati al sesso. Un malfunzionamento di questo chakra può comportare l’essere single incallite o piuttosto delle sex addicted, le repressioni e blocchi energetici che limitano la nostra personalità. Per risvegliare questo chakra potete concedervi una doccia sotto il getto dell’acqua tiepida, un lungo bagno, danze e balli e, se volete, iscrivervi a un bel corso di nuoto. Svadhisthana è abbinato all’elemento dell’acqua, rappresenta il colore arancione, come pietre la corniola, la pietra di Luna, il corallo, il topale e l’ambra, come profumo ricorda il legno di sandalo e i sensi a cui si riferisce sono il tatto e il gusto.

Se le energie dei chakra vi hanno incuriosito – come immagino – non perdetevi i prossimi articoli, dove approfondirò anche gli altri cinque!

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